Lea, la prima transessuale di Brescia

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Lea, la prima transessuale di Brescia

Fa la sua comparsa tra gli anni ’60 e gli anni ’70 Lea (il sono nome anagrafico è Leonardo Belleri), la prima transessuale di Brescia. La storia di Lea non è ancora stata scritta nonostante la donna sia una figura molto conosciuta, se non addirittura celebre, in città e provincia: “Tutta Brescia la conosce: è un uomo che andava in giro truccato da donna, il primo travestito della nostra città. Voleva vivere ai margini, chiedeva sigarette e soldi a tutti”.

La parabola della sua esistanza la vedrà, stando a testimonianze orali, “bellissima”, “femmina” e “ricca” nel pieno fulgore della giovinezza negli anni ’70, tra abiti costosi, una cascata di capelli castani e due levrieri che l’accompagnano, fino alla caduta tra emerginazione, droga, povertà e presunta follia.

Difficile raccapezzarsi nell’oceano di leggende si sussurrano in città sul conto dell’androgino personaggio. C’è chi la ricorda inveire per strada contro le persone impellicciate e sputare a chi le rifiutava una sigaretta, chi dice che la città andava a vederla battere o chi, ancora, sussurra che perdutamente innamorata di un uomo che si sposerà con una donna il giorno del matrimonio, come in una fiaba, Lea impazzirà…

Lea raccoglie sulle sue esili spalle la sintesi delle tensioni su maschile e femminile che scuotono la città che fai i conti con la modernità del ’68 e che la confonde e la sovrappone, nel pregiudizio, per l’omosessuale o per il travestito, fantasmi con cui Brescia non aveva ancora fatto i conti. Lea è sola, unica nella rivoluzionarietà delle scelte e sulle labbra impietose di troppi.

Di certo, nella sua nebbiosa storia e esistenza, è che “la Lea”, così ci si riferiva a lei, aprirà la strada a generazioni di transessuali che assumeranno più facilmente visibilità negli anni a venire e che nel 2000 il Comune di Brescia le aveva assegnato un alloggio e che, chiedendo l’elemosina per strada mostrava una serenità faticosamente raggiunta e distante da tutto nel suo silenzio impenetrabile.

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L’immagine di copertina è tratta dal portale Brescia Vintage (www.bresciavintage.it) e raffigura l’inizio di via San Faustino e sulla destra la salita al Castello.

 

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