Provocatio

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matrimonio gay

Si fa un gran parlare di matrimoni gay, e in alcuni paesi è già una realtà. Per la Chiesa, però, e non soltanto quella Cattolica, questo tipo di unioni non sono considerate. Come se l’amore fosse una questione di pene e di vagina, e non un fatto legato ai sentimenti che legano gli uomini e le donne o gli uomini e gli uomini o le donne e le donne. Insomma, alla fine ognuno vive la propria sessualità come meglio crede, ma se questo può voler dire matrimonio fra gay, la Chiesa non ci sta.

Tralasciando i gusti che sono sacrosanti per tutti, perché ognuno ha il proprio e sceglie se una cosa gli piace o no in base a quello, ed è un diritto, credo semplicemente nell’amore, in quell’energia che unisce due persone e che li rende liberi da ogni costrizione o impedimento, dando un senso compiuto al bisogno che ognuno ha di donarsi. E questo, secondo me, vale indistintamente per tutti, non è esclusiva degli etero, dei “normali”. Che poi questo amore lo si voglia suggellare con un matrimonio, che non è soltanto una cerimonia ma qualcosa di civilmente più profondo, che problema è? Due gay non possono essere salvati? Non possono credere in Dio?

Sono etero, personalmente, ma difendo il diritto che ognuno di noi ha di vivere liberamente la propria identità e di manifestarlo senza dover subire torti, incomprensioni, violenze. Vogliamo vivere in una civiltà democratica, aperta, libera, e ci perdiamo in gesti discriminanti verso una diversità che, in fondo, ci appartiene, è comune, è normale; ognuno di noi non è forse libero di scegliere ciò che preferisce essere, ciò che vuole fare, nel rispetto degli altri? Che odio può infondermi vedere due persone dello stesso sesso che si amano e lo manifestano apertamente? L’amore non è forse uno dei sentimenti più grandi e belli che noi esseri umani proviamo? E poi: Dio ha forse un’identità sessuale precisa? E’ etero per forza? I preti non hanno gusti sessuali? E, se predicano l’amore universale, l’amore che va oltre qualsiasi impedimento o problema, perché non ammettono la loro diversità? Non è forse contro natura anche la loro scelta di rinunciare ad amare una donna e a generare una nuova vita?

 

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