JUAN: il percorso di recupero è completato, e Juan è tornato a molestare le difese come solo Speronello alla fermata Casazza della metro. Il filmato del suo assist a Bush lanciato in contropiede prenderà il posto della Marylin di Andy Warhol al MoMA di New York. Arte moderna, 7,5
CITTA: ormai il suo tiro dalla media è più affidabile di un pitbull quando l’agente della Folletto ti suona il campanello il sabato mattina, qualche problema con i falli, ma se hai a che fare ogni giorno con gente che gestisce fedine penali da ergastolo tutto diventa una puntata dei Teletubbies. Citta Winky, 7
MIRZA: reduce da un periodo balisticamente difficile, si riscalda per gara due aprendo 3 appartamenti in via Milano nel tragitto verso il Sanfi, arrivando talmente caldo che la piscina al piano di sotto diventa un bagno turco per ergastolani. Il gioco della Leonessa non può prescindere dal vertiginoso tasso criminale dei suoi tiri. 41 (bene-bravo) bis, 7
HOLLIS: clima playoff, Coach D. si aspetta che salga subito in cattedra, ma siccome l’ultima che ha visto è stata quella di un riformatorio di Fort Lauderdale, Damian parte con circospezione. In gara 2 ha un’impennata d’orgoglio nel concitato finale, quando infila un paio di canestri che rispetto a lui Ethan Hunt è un operatore ecologico. Mission Impossible, 6,5
MOSS: un coltellino svizzero incrociato con Godzilla, al suo primo errore il Nasdaq precipita del 30% e Mentana apre il TGla7 parlando di possibili ripercussioni geopolitiche in Medio Oriente. L’ultimo quarto di gara 2 ha vinto una rissa, 3 fireball e regalato una fideiussione falsa al sindaco Del Bono, non si sa mai. Giampietro Manenti, 9
BUSH: finisce gara 1 come Polifemo, gioca gara 2 come Ulisse, noto scassinatore di Trastevere. Non ci sono tiri liberi che tengano, la grinta del Bush serve alla squadra come la birra ai tifos…ah no cazzo. La sua esultanza “statua di sale” è già imitata dalle gang di Bucarest dopo i colpi ben riusciti ai bancomat del centro. Hannibal Smith, 7,5
BRUTTINI: Renzi è un pessimo cliente, forse perché entra in area senza permesso, segna di prepotenza e regala 80 euro agli arbitri ogni volta che torna in difesa, ma il Brutto non si è lasciato intimorire nemmeno quella volta in cui Esselunga minacciava di confiscargli la fidaty card perché tagliava fuori in coda al reparto macelleria, quindi fiducia. Sempre. Presidente del Consiglio, 7
PASSERA: nelle ultime settimane è stato MVP anche la mattina quando ordinava cappuccio, brioche e Montenegro al bar sotto casa, insieme a Juan diventa una delle accoppiate più redditizie degli ultimi 70 anni dopo Totò&Peppino e Dolce&Gabbana. Malapassera, 8
TOTE’: le finali under 20 gli lasciano in dote una grande fiducia, e anche un kit per la produzione illegale di Glen Grant. In gara 2 gioca 1:54, prende un rimbalzo e segna una tripla, in così poco tempo solo Unabomber sa fare di meglio. Scoppiettante, 6,5
SPERONELLO&FRIENDS: quando nel finale di gara 2 si scaldano gli animi, Mobio entra in campo con una bandiera della pace ricordando a tutti che Brescia e Trapani sono gemellate, ma Ganeto prende l’asta della bandiera e 4 raudi inseguendo il giovane fino alla sede dell’ONU di Ginevra. Imagine, s.v. (solo violenza)
COACH D.: ha così tanta fiducia nei suoi ragazzi che a fine riscaldamento chiama la Cucca per ordinare dieci
Dom Pérignon e una cassa di cedrata Tassoni & vodka per Mirza. Poi si pente, e ordina anche un bancale di carne cruda per Moss, per evitare polemiche e crisi proteiche. Diana a zona, 8
Stay hungry, stay gemellato.
Foto di copertina di Marcello Gaspari
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