Il Basket dei Record. Risultato normale o eccezionale?

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Filotto di 10 vittorie consecutive come la Cidneo di più di 30anni fa: momento fantastico per chiunque abbia a cuore le sorti della palla a spicchi bresciana. Il Basket Brescia Leonessa (o Centrale del Latteche dir si voglia, diamo pure allo sponsor il merito) sta dando lustro ad una città intristita da tanti problemi.
Sono tante, troppe, le preoccupazioni per un economia che stenta e una politica che fatica a portare la nave fuori dagli scogli, modelli di business che si stanno dimostrando obsoleti, stipendi che non bastano più e stipendi che a volte non arrivano più. Inquinamento ambientale, mancanza di prospettive per giovani e non più giovani, incapacità di innovare e poca predisposizione a sperimentare strade nuove. Invece scopriamo che c’è qualcosa che va controcorrente, c’è un esempio lampante che le idee, che la capacità manageriale, capacità di coinvolgere I tutti gli attori in un progetto di riscossa stanno portando a risultati impensabili solo pochi mesi fa.

Mantova - Centrale del Latte 87 -101

Immagine di Ugo Gecchelin postata nel gruppo facebook BASKET BRESCIA LEONESSA

Erano più di 500 i tifosi (di quelli sani che vogliono solo divertirsi e vanno a sostenere i propri campioni o presunti tali, non quelli che tifano contro l’avversario) che hanno seguito ieri sera la squadra a Mantovaper la non facile trasferta contro la squadra più fisicata del campionato.La Centrale ha risposto giocando una delle più belle partite della stagione nonostante tre giorni prima si fosse spremuta non poco contro una big fatta per salire in A1, facendo 101 punti, dando spettacolo e iscrivendo a referto la bellezza di 8 giocatori in doppia cifra, personalmente non ricordo di aver mai visto un simile tabellino. All’84% nei tiri da tre del primo tempo di Fulz e company che avrebbe tramortito, chiunque, Brescia ha opposto un 64% nelle bombe a fine partita, 15 su 22: altro record.
E Mantova ha giocato al meglio delle sue possibilità.

Non so se Federico e compagni sbancheranno anche Biella domenica, non so se arriveranno a giocarsi il primato a Verona con quella Tezenische ha immeritatamente vinto a Brescia all’andata e che solo un anno fa ci aveva umiliato con un… trentello. So solo che è giunto il momento di stringere i denti per godere al massimo di una situazione inattesa e ringraziare tutti gli attori (pubblico bresciano compreso) che devono spartirsi i meriti di questo felice momento. Va aggiunto entusiasmo all’entusiasmo, va esaltata questa prova di orgoglio e questa testimonianza che “SI PUO FARE!” che il lavoro paga, che la coesione e la condivisione di un progetto ben studiato sono forze che si sommano e portano a risultati eccezionali che vanno ben oltre le reali possibilità di partenza.

Si dice spesso che lo sport è lo specchio della vita, godiamoci questa visione positiva, cerchiamo di raccogliere il massimo dei risultati possibili, niente come le vittorie ti rafforza, ti sprona, ti aiuta a superare asperità e difficoltà. Anche il sindaco Del Bono ora deve darsi da fare per mantenere le promesse. Abbiamo letto che Brescia per qualcuno non è città d’arte e per questo forse non può aspirare ad un posto ambito per capacità di attrarre, ma può diventare città che sgomita per riemergere (oltre il tondino), per trovare aree complementari per tornare a scalare classifiche anziché retrocedere.

Andrea Diana il premio di miglior allenatore della A2 Gold per il mese di gennaio

Andrea Diana – fotografia di Pierpaolo Romano da www.basketbrescialeonessa.it

La bandiera di questa impresa sportiva la identifico nell’allenatoreAndrea Diana.
Quanti gli offrivano quest’estate il credito che invece ha dimostrato di meritare? Probabilmente solo la società a cui va un grande plauso, neppure noi (e chi lo conosceva da head coach?) lo immaginavamo capace di tanto, e lo eleggiamo sin d’ora Allenatore dell’anno comunque vada il proseguo. Noi non partecipiamo agli allenamenti, non conosciamo le sue doti tecnico tattiche di preparazione delle partite, ma lo vediamo solo sul campo ad orchestrare una squadra esaltante, che non si risparmia mai. Non ricordiamo un solo cambio che abbia in qualche modo umiliato un giocatore, personalità sì, ma ben gestita, ottenendo quasi sempre con le rotazioni ciò che si aspettava.

Era stato criticato di aver mantenuto in quintetto solo un Loschi non all’altezza, forse neppure di un ruolo da capitano di A2 e di avergli affiancato un cambio che non dava poi così tanto affidamento. Ebbene li ha fatti diventare la copia di 3 (ali piccole) oggi più prolifici del campionato con tabellini migliori di tanti americani, una forza la dove si intravedeva la massima debolezza.
Cittadini … e Benevelli sono una bella copia, capaci di bell’amalgama, tecnica e cuore, e punti anche quando si fa a sportellate e gli americani nostri sembrano fungere da gregari (seppur di lusso). Si perché abbiamo una copia di americani fatti apposta per questa squadra. Nessuno se li aspettava così disponibili a passare la palla pur di vincere come collettivo, hai la sensazione che se dovessero forzare come fanno tanti altri sarebbero sempre a pieni bottini. E Roberto ricordiamoci che ha 23 anni. Si è fatto vedere a piegare le magliette e portare borracce per i compagni… quando era infortunato.
E’ forse l’unico dei due che deve ancora dimostrare se veramente può meritare al A1, ma allora sarebbe scudetto.
Sua maestà “Braulio” (come l’ho sentito chiamare su FB. un amaro per gli avversari) poi sta facendo dimenticare il suo omonimo Justin al tal punto che credo più nessuno, nemmeno i più grandi estimatori di JR Giddens sarebbe disposto a fare uno scambio. Di Fernandez speriamo solo che non si faccia attrarre subito in qualche grande squadra e possa dimostrare da noi per un’altra stagione tutta la sua qualità. Difende e si butta come non aveva mai fatto e all’occorrenza, sa pure mettersi in evidenza da guardia per far spazio a Marco Passera quando c’è necessità non solo per dargli fiato. Marco bello bello, senza altre nostalgie. Giammo’ e Tomasello (senza dimenticare gli altri giovani che completano il roster) possono essere contenti di fare una esperienza come questa, avendo la possibilità di laurearsi all’università del miglior basket di A2 visto quest’anno, un’università che intende ritornare sulla scena cestistica nazionale. Al Gman Bartocci (altra chicca dei Bonettiche sempre più fan ricordare Mario e Vanda) un inchino per aver costruito con Diana un giocattolino niente male e messo le basi per il grande salto.
E ai tanti che non conosco ma che stanno dietro le quinte dello Staff un “complimenti” davvero sentito per il loro contributo, comunque vada da qui alla fine del campionato, società, squadra intera, tifosi e sportivi, e non sportivi, dobbiamo tutti essere fieri di questo scatto di orgoglio di Brescia tutta.

E ora facciamo tutti qualcosa per meritare pure noi quanto ancora la squadra potrà ottenere, per esempio pretendiamo che si rispettino i tempi per la consegna del palazzetto.

Simone Sossi

Fonti immagini: www.basketbrescialeonessa.it
Fotografo: Pierpaolo Romano

 

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