IL PAGELLOZZO DI TREVISO-BRESCIA

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JUAN: gli tocca un cliente scomodo, Fantinelli, che non trova la tripla doppia solo perché quel mancato buttafuori da night club di Ancellotti gli ruba due rimbalzi di arroganza. Snocciola 9 assist ma tira maluccio, e come al solito piazza le sue 4/5 tranvate alla Karate Kid ubriaco che lo inguaiano presto con la legge. Togli la ceres, metti la ceres, 6-

HOLMES: la tripla che porta la Leonessa all’overtime vale il prezzo dei circa 300 litri di rosso della casa consumati dalla curva ospite durante la trasferta, ma in difesa fatica molto contro Abbott e soprattutto penetra meno di Cristiano Malgioglio nella Playboy Mansion. Evirato, 5/6

MIRZA: l’aria slava mista a sópa coàda lo rigenera, eccellente la sua performance balistica, perché quando è in fiducia diventa più devastante di Giuliano Ferrara sfatto di san Crispino in un negozio di cristalli. Spaco botilia, 7

HOLLIS: quando scopre che Powell non sarà della partita perde un po’ di motivazione e si addormenta in piedi nel tunnel degli spogliatoi, lo svegliano con una siringa di adrenalina nel cuore e si comporta bene, ma la dose è per 40 minuti e nel supplementare esce dalla partita in autolettiga. Stupe-fatto, 6+

CITTA: sontuosa prestazione offensiva, 8/11 dal campo per un quasi ventello, purtroppo sapendo di giocare contro quel bue muschiato di Ancellotti si prepara alla partita guardando il meglio di Antonio Inoki su youtube, collezionando 3 falli senza nemmeno sfoderare un suplex rovesciato. Wrestlemania, 6/7

PASSERA: bene in difesa e visione di gioco alla Beppe Vessicchio, purtroppo si mette a litigare con il canestro, forse perché arbitri e giocatori li aveva già presi tutti Juan. L’amore non è bello se non è litigarello, 6

BRUTTINI: sotto canestro ci sono Ancellotti e Rinaldi, quindi entra in campo con una pignatta di polenta e un fiasco di cabernet per tentare la corruzione enogastronomica, ma ai due si apre lo stomaco e si incattiviscono. Lotta come un leone, si gioca il secondo supplementare a piatti di porchetta all’osteria Guarnier con un minorenne per ritrovare l’autostima. Pago io, 6+

BUSH: a inizio ultimo quarto comincia ad avere sensi di colpa perché il fuorilegge balcanico nascosto in lui non è ancora riuscito ad esprimersi, mette due triple pesantissime ma non riesce ad arginare Abbott &C. A fine partita, sentendosi la coscienza sporca, va nel parcheggio del palaverde a rovesciare le bibite ai bambini, dicendo a ognuno di loro che babbo Natale è Pillastrini. Cattivissimo Frank, 5/6

TOTÈ /SPERONELLO: Coach D. gli spiega che anche dalle partite come questa, senza fare un minuto in campo, c’è da imparare. Speronello prende la cosa alla lettera e dopo aver studiato il comportamento di Bush ruba la catenina della prima comunione a Totè e va a venderla al Compro Oro di Castelfranco Veneto. Diligenti, s.v. (studio vero)

COACH D.: sente molto la partita, e la partita sente lui, soprattutto quando la squadra si squaglia nel supplementare e lui cerca di rianimarla a suon di vangeli apocrifi. In sala stampa a fine partita getterà acqua sul fuoco, dicendo che quello di Treviso era solo un allenamento in vista della trasferta di giovedì a Verona, dove si porterà in panchina un kit per stimolare i suoi ragazzi acquistato durante la sua visita a Guantánamo la scorsa estate. Diana la victoria, siempre, 6

STAY HUNGRY, STAY GIULIETTA DAVANTI E DIETRO TUTTI QUANTI

 

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