MIRZA : nella prima parte di match ha le polveri più bagnate di una nutria di Verolanuova, quando poi dà una pacca sul culo all’arbitro Buttinelli dicendogli <è più sodo quello di tua moglie> si ritrova in fondo alla panca con 4 falli. Rientra più freddo di un calippo per gli ultimi minuti, ma a 47” dalla fine l’unica bomba della sua partita, di rara arroganza, vale il +4 che getta definitivamente nella melma del Po Brkic&C. e nel sangiovese riserva un’Onda Blu in estasi completa. Tiro di vino, 7
JUAN: la sua partenza é più veloce dell’evaporazione della tredicesima a Natale , diciamo pure che nel primo tempo senza di lui la Leonessa rischiava di diventare un soriano con la toxoplasmosi. Nella ripresa la musica non cambia, Bucci e Losi cercano di risolvere il rebus ma se ne tornano a casa con sintomi di schizofrenia e disturbi dell’umore. Alla fine Coach D vuole dargli un cambio per tributargli una standing ovation, ma lui rifiuta. Patrimonio del NunEsco, 9+
CITTA: Coach D. gli preferisce Bruttini perché alla festa dei suoi 37 anni dell’altro ieri mangia 4 bignè portati da Bush, ritrovandosi dopo un paio di minuti in un villaggio di Elfi ai piedi dei Balcani. Non riesce a entrare in partita, forse perché quando inizia il riscaldamento Coach D. nota che manca solo lui, trovandolo poi negli spogliatoi a frugare nella borsa di Bush in cerca di un bignè. Peccato di gola, 5,5
HOLLIS: scende in campo non al meglio, e si vede, commette due falli quando stava ancora cercando di capire se fosse arrivato il 2016, sembra una giornata destinata a finire con brodino di pollo e fiction in tv, poi gli dicono che gli Estensi mangiavano i cani e lui la prende sul personale, segnando 15 punti negli ultimi 2 quarti con una nonchalance disarmante. Non mangiare il can che dorme, 7,5
HOLMES: dopo 5 minuti prende una stoppata da Rush che gli costerà quattro sedute da uno psicologo, fatica a riprendersi, non va mai in lunetta e la mitragliata iniziata due settimane fa a Treviglio lascia spazio a un innocuo lancio di coriandoli. Capita anche ai migliori frombolieri, però magari al prossimo capodanno il brindisi con uno spumante, non con il Jack Daniel’s. Capo danno, 5
PASSERA: dare il cambio a un fenomeno é complicato, a meno che tu non abbia già fatto il culo a Sauron. Sontuoso, nell’ultimo quarto recupera due palloni in fila che valgono il +6, e dal settore ospite partono in serie l’urlo “Marchino bello bello”, due spogliarelli e 3 cartoni di Tavernello passati sottobanco dalla mascotte-tortello. Tutto molto bello-bello, 7+
BRUTTINI: quintetto a sorpresa, anzi no, perché se è vero che ogni volta che prende un tiro da fuori una statua greca si getta nel catrame, è altrettanto vero che la sua grinta e i suoi gomiti, unitamente al probabile alito da uomo delle nevi, risultano un fattore determinante per mandare in frantumi le trame avversarie. Bissa il recupero con schiacciata di settimana scorsa, se ne fa ancora uno entra in lizza per il pallone d’oro e il titolo di MasterChef. Ronaldo Cracco, 7
BUSH: dopo la bomba del 64 pari a 3’45” dalla fine, in risposta a quella di Brkic, il GM Santoro prenota due autoarticolati per riportare a Brescia gli attributi del Bush, troppo ingombranti per il torpedone della squadra. Secondo rimbalzista di serata e pregevole assist-man, una volta negli spogliatoi vuole festeggiare il titolo di campione d’inverno con un cabaret di bignè, ma scappano tutti, tranne il Citta. Chantillyante, 7+
TOTE’: il fatto che a capodanno non gli abbiano passato nemmeno una cedrata Tassoni perché ha la faccia da dodicenne giova al suo gioco, nei 7 minuti come cambio di Hollis si fa sentire a rimbalzo e segna un pregevole canestro su imbeccata del solito Juan, poi torna in panchina perché Speronello ha un attacco di panico e chiede di lui. E’ l’amico è, 7
SPERONELLO: arriva al palazzetto direttamente dall’after di capodanno passato in una cascina dell’Oltrepo’ Pavese, quando apre la borsa si accorge di aver messo al posto della divisa da gioco 4 canotte camouflage con la scritta “il botto più bello lo regala Speronello” e una freccia fluo in direzione zona pubica. S.v. (Spero vince)
Coach D.: cambia il quintetto di partenza, previene gli emboli di Juan, mette Totè nel primo quarto e tiene fuori Holmes nel finale dando fiducia a Mirza e Bush. Vabbè, secondo me è culo, però è simpatico, anche se durante un time-out nel primo tempo è così alterato che qualcuno giura di aver visto la sua pelle diventare verde, poi si calma e riprende il normale turpiloquio toscano, ma con il sorriso sulle labbra. L’incredibile Hulchè, 9
STAY HUNGRY, STAY INFERIORE D’INVERNO
Guarda anche le immagini della partita a cura del fotografo Riccardo Cherubini
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