MIRZA: segna il primo canestro in sottomano, forse perché scivola sul parquet del Sanfi non abituato al sudore aromatizzato sambuca di Hamilton, poi cerca addirittura un assist sotto canestro al Citta ma la palla arriva in castello, quindi nel terzo quarto decide di tornare nel suo habitat sparando insieme al compagno di merende Holmes una sassaiola dall’arco degna degli ultras del Peñarol, affossando la tenace Matera.
Sniper, 7
JUAN: vede cose che noi umani potremmo immaginare solo dopo 4 caraffe di mirto, archiviata la parentesi distratta di Legnano Juan torna a fare il direttore dell’orchestra meno acculturata del girone Est, mancando la doppia cifra di assist solo perché Hollis prima di segnare è abituato a saltare almeno 4 uomini e due tifosi; nel secondo quarto fa un tunnel a Guarino che la prende meno bene di Rambo 2.
Prestigiatore, 7
CITTA: inizio partita onnipotente, sotto canestro spopola più di “catch the fox” di Dan Harrow, poi la partita si sposta a circa 15 metri dal canestro, e lui negli ultimi due quarti decide di dedicarsi al pilates in vista della prossima trasferta a Roseto.
A+++, 6,5
HOLLIS: gioca i primi 5 minuti in punta di piedi, probabilmente si accorge tardi di essere entrato in campo con le pantofole di Pluto regalategli il Natale scorso dal suo cane Onyx, si riprende a 3 centesimi dalla fine del primo quarto con un tiro più fuori equilibrio del debito pubblico greco; 22 e 10 (ma quando?!? come??) dando l’impressione, quando accelera, di poter finire anche i lavori in tangenziale sud entro il 40’.
New Hollis, 8
HOLMES: ha un tiro con meno parabola di un condominio della periferia di Monrovia, ma nel terzo quarto, insieme a Mirza, le sue bombe aprono la difesa di Matera come un boero allo cherry. I suoi cambi di direzione sono così rapidi che Guarino finisce la serata al S.Anna in preda a nausea e vertigini, ma forse è colpa del Pampero.
Inebriante, 8
TOTE’: dopo il battesimo faticoso ma promettente di Legnano, entra per l’esordio al Sanfi e gli tocca pigliare subito Hamilton, praticamente come se Bambi dovesse tagliar fuori Baloo che non mangia da 6 ore.
Rimandato a ottobre, s.v.
PASSERA: entra con la consueta voglia di essere gigante, e in effetti è tra i pochi a non essere impressionato dai deltoidi deformati dall’ormone della crescita di Hamilton e Okoye. Contro Matera non servono straordinari, perché Juan e Holmes sono in formato 3×2, quindi torna in panchina a parlar di MILF con Speronello.
Hot Pass, 6
BRUTTINI: entra con il preciso compito di incrinare la fluidità offensiva di Matera e almeno 4 costole a Hamilton, lo fa talmente bene che nemmeno i 4 falli in pochi secondi frenano la sua caccia all’uomo. Usa il piede perno come i cugini di Mirza il piede di porco.
Esecutore materiale, 6
BUSH: nella prima parte di match rinuncia anche a Satana prima di prendere un tiro, poi arriva l’ultimo quarto e, come nella migliore tradizione della malavita mediterranea, quando il clima si fa rovente entrano in scena i professionisti. In estate non gli dava fiducia nemmeno il suo agente, che contava di riportarlo a Brescia per gestire un giro di modelle dell’est, ma la prima di Franko al Sanfi gli vale già il podio tra i cori al limite del penale degli Irriducibili.
Capo Ultras, 8
SPERONELLO / DELL’AIRA / PIANTONI / MOBIO: le cose in campo si mettono bene, quindi Speronello &C. rubano l’iPad di Mirza condividendo sul cloud di Coach D. la gallery hot di Valentina Vignali.
Hackers, s.v.
COACH D.: i suoi alfieri sono in serata di grazia, per cui gestisce i cambi con la stessa spensieratezza di Giddens al Vinitaly. L’impressione è che si stia formando un gruppo coeso e sciupafemmine, un po’ come gli Spandau Ballet prima maniera.
The vocalist, 8
STAY HUNGRY, STAY NON C’E’ DUE SENZA TRE, E VEDRAI QUANDO ARRIVA TOTE’.
No comments