Il “vecchio” Don Antonio FAPPANI sbaraglia tutti a 93 anni, lui è l’innovatore

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Don Antonio FAPPANI sbaraglia tutti a 93 anni, lui è l'innovatore

L’Enciclopedia Bresciana diventa una WIKI

Probabilmente potrà passare abbastanza inosservato ma il 1 Giugno 2015, alle ore 11 nella sala Piamarta di Via s.Faustino è avvenuto, a mio parere, uno dei fatti più significativi per quanto riguarda l‘Innovazione a Brescia degli ultimi anni ed un passo importantissimo verso una svolta a favore della cultura digitale: esce dal cantiere e entra nella fase operativa una iniziativa volta a celebrare (visto che si respirava tanta aria di chiesa) l’importanza di comprendere quanto Internet stia modificando la nostra vita e quanto sia necessario adeguarsi ai nuovi paradigmi della comunicazione e della condivisione delle conoscenza. Don Antonio Fappani, un piccolo grande uomo di 93 anni che non ha mai abbandonato la tonaca nera testimonianza attiva del suo sacerdozio di antica tradizione, è ancora ben saldo e lucido ogniqualvolta deve promuovere la sua opera, per la quale ha speso tanti anni della sua vita, l’Enciclopedia Bresciana quanto le iniziative della sua Fondazione.

L'enciclopedia Bresciana diventa una WIKI

L’enciclopedia Bresciana diventa una WIKI

Per chi non lo sapesse Don Fappani è sempre stato appassionato di storia e in particolare è annoverato come studioso di Zanardelli e Garibaldi (passato da Brescia) unicamente nelle pagine di Wikipedia francese, nulla su di lui in quelle italiane, nonostante la sua opera in 22 volumi di cui sembra manchi unicamente l’ultimo, rappresenti un unicum a livello bresciano e anche italiano. Tagliava (le fotocopie di giornali e libri) e incollava, anticipando in toto il copy and past del computer, e sistematicamente chiedeva collaborazione ad amici e conoscenti (socialnetwork ante litteram?)  per poter raccogliere i racconti dei personaggi, dei luoghi e degli eventi legati alla sua terra. Innovatore sicuramente, raccoglitore di articoli di giornale e pagine di libri dedicate a Brescia e ai bresciani. Nel 1972 nasce l’idea dell’enciclopedia a fascicoli e nel 1978 si passa ai volumi. Difficoltà tante quanta la passione e la caparbietà di portare a termine l’opera. Un patrimonio che la crisi dei nostri tempi (con i tagli alla cultura) stava veramente mettendo a rischio.

Lo volli incontrare due anni fa dopo che avevo letto su un articolo sul corriere di Costanzo Gatta delle sue intenzioni (in occasione dei festeggiamenti del suo 90esimo compleanno) di trasformare la sua enciclopedia in una specie di wiki.

Oggi il Monsignore ex curato di Poncarale dopo l’annuncio che grazie alle risorse trovate (anche da Fondazione Cariplo) ha detto, facendo riferimento alla propria età avanzata:”Prima che l’ Alzheimer prenda pieno possesso della mia memoria (io ci farei la firma subito di arrivare a questo traguardo! NDR) si deve pensare a quella dei giovani. È ora che L’enciclopedia Bresciana diventi una enciclopedia “aperta”. Grazie alle nuove tecnologie si sta mettendo la prima pietra perché possa diventare un’ Enciclopedia Collaborativa, ossia aperta  al contributo di correzione ed implemento di tutti coloro che lo vorranno”. Come ha detto Paolo Gibellini (product manager tecnologico) partendo dalla pubblicazione dei volumi già digitalizzati, gli ultimi, e da quelli più vecchi acquisiti in un anno di test con tecniche OCR, si arriverà in tre anni alla intera digitalizzazione dei volumi pianificati, e dalla riorganizzazione degli articoli e dei lemmi sapendo che a breve si potrà già consultare parte dell’enciclopedia e cominciare a collaborare. Alla faccia di tanti finti “innovatori” Don Fappani ha sbaragliato tutti, almeno così sembra e ne sono felice. Significa che il progetto ha trovato estimatori e collaboratori, certo a parte un po’ di tecnici e operatori vicini probabilmente alla Voce del Popolo oggi in sala non c’erano tanti giovani, anzi, molti amici della fondazione con un po’ di anni sulle spalle, che forse non hanno neppure recepito appieno la portata dell’evento. Ho notato però la vicesindaco Castelletti fare testimonianza attiva di un consenso anche senza intervenire ufficialmente, ma con la semplice presenza, evitando probabilmente ulteriori strascichi di incomprensioni circa la destinazione di fondi comunale, dimostrando comunque approvazione a favore dell’iniziativa. Lei stessa infatti ha poi dato risalto su Facebook all’evento sicuramente allargando la cerchia del pubblico informato della Fondazione e della Voce del Popolo. Comunque una testimonianza importante.

L'enciclopedia Bresciana diventa una WIKI

L’enciclopedia Bresciana diventa una WIKI

Ha colto in pieno la portata dell’evento sicuramente anche il Senatore Paolo Corsini, ex sindaco cittadino e storico accreditato, che ha probabilmente alfabetizzato gran parte del pubblico presente sugli strumenti e sulla filosofia Wiki compresi i dubbi (per quanto ancora?) su Wikipedia. L’iniziativa infatti non sarà probabilmente aggregata a Wikipedia in quanto per non incorrere in alcuno dei tre rischi a cui potrebbe esporre L’Enciclopedia bresciana la più grande enciclopedia mondiale (non attendibilità, vandalismo e manipolazione pubblicitaria) si ricorrerà sicuramente ad un “Collegio di garanzia e revisori”, una sorta di comitato scientifico che sovraintenda alle modifiche e implementazioni pur non rinunciando alla collaborazione di chiunque lo desideri e abbia informazioni adatte come pure alla condivisione dei contenuti nella rete aperta.

L'enciclopedia Bresciana diventa una WIKI

L’enciclopedia Bresciana diventa una WIKI

Contento sì, molto, ma dirmi pienamente soddisfatto sarebbe un’esagerazione, vedo ancora tantissimi ostacoli da superare e anche da elencare ma non in questo contesto, ma che questo segnale di innovazione e di consapevolezza che il mondo sta cambiando proprio da un mondo che ritenevo piuttosto chiuso e restio mi sorprende tantissimo. Significa che non è l’età e neppure forse una spinta cultura tecnologica che ti pone più avanti di tanti altri, politici compresi, come pure di tanti giovani che professano predisposizione all’innovazione senza però aver provato a credere intensamente ad un idea , senza sudare le fatiche di raccogliere e catalogare il sapere, ma soprattutto di promuovere l’opportunità offerta dalla condivisione delle conoscenze. La differenza fra il dire e il fare è grande. Bravo Don Fappani, e bravo Don Adriano Bianchi che credo sia (pura sensazione) il vero artefice di questa svolta. Ma probabilmente a breve ci sarà qualche altro annuncio che non spetta a me fare che va in questa direzione, un’iniziativa laica, di cittadini che credono che dalla diffusione di una maggiore cultura digitale possa arrivare la consapevolezza che SI PUO’ FARE, che SI PUO’ INVENTARE ANCHE NUOVI LAVORI, che dalla collaborazione e dalla condivisione delle conoscenze, dalla rete può e deve arrivare una svolta.

L'enciclopedia Bresciana diventa una WIKI

L’enciclopedia Bresciana diventa una WIKI

Simone Sossi

Le foto sono state scaricate dalla pagina facebook Corpus Hominis – Comunità

 

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