Il Pagellardo… (un tanto al chilo) di Brescia – Ascoli

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Brescia-Ascoli 2-2 2016

BRESCIA:

Stefano Minelli 6: Qualche bell’intervento nel primo tempo, poi nella ripresa sono più le imprecazione e le dolci parole rivolte ai suoi difensori che le parate. Incolpevole sul 2-1 quando avrebbe voluto mangiare lo spezzatino non di maiale ma di Caracciolo.
#IOSTOCONMINELLI

Arturo Calabresi 5: Boscaglia lo cambia continuamente di fascia e il giovane non rende al meglio delle sue possibilità, tra poco il poveretto non saprà riconoscere più la destra dalla sinistra. Partita negativa.
RAGAZZO D’ORO

Antonio Caracciolo 6: Uno dei pochi della difesa a salvarsi, primo tempo perfetto,  il classe 90 si inceppa “solo” nella ripresa sul goal del 2-1 quando accomoda il red carpet a Petagna per la rete.
QUANDO IL CAFFE’?

Edoardo Lancini 6,5: Il secondo centrale difensivo del Brescia, dopo aver regalato qualche pallone alla curva nord nel primo tempo, nella ripresa torna in campo più agguerrito di Attila e i suoi Unni e segna un gran goal.
FLAGELLO DI DIO

Racine Coly 4: Il peggiore per i suoi, dopo il terzo errore consecutivo in una partita iniziata male e finita peggio, i tifosi lo invitano caldamente ad andare a quel paese (Ascoli).
#AMAZONRIMBORSACI

Luca Mazzitelli 5: Un solo lampo, il tiro al decimo minuto del primo tempo che provoca la gran parata di Lanni. Dal calcio d’angolo seguente arriva il rigore, da quel momento è più mobile la statua di Arnaldo in piazzale.
MUOVE LA COLITA

Jacopo Dall’Oglio 6,5: Il centrocampista Bresciano continua a lottare fino alla sostituzione al trentaquattresimo della ripresa, dopo una partita di gran sacrifici. Mette fin dall’inizio subito le cose in chiaro quanto un butta fuori di una discoteca Cubana.
DOCUMENTO GRAZIE

Tomasz Kupisz – Leonardo Morosini 6: Tentano di conquistare palloni per poi ripartire sugli esterni , il primo realizza l’assist del 2-2, si solo quello. Il classe 95 invece dorme tutta la partita, all’improvviso si sveglia e deve togliersi i vestiti da chierichetto e suonare la carica negli ultimi minuti. Si divora il goal del 3-2 quasi allo scadere.
RIMANDATI

Carlos Embalo 5: Della sua partita ricordiamo solo il crosso che provoca il rigore. Esce all’undicesimo del secondo tempo pensando che Boscaglia lo lasciasse andare al Rehab a ballare Hip Hop, ma non sa ancora che è chiuso.
BEST HIP HOP IN TOWN

Andrea Caracciolo 5: Mitrea a fine partita gli fa spedire a casa un cd vergine con il video di tutti i palloni toccati dall’attaccante durante la partita, zero. L’airone non sa più volare.
CADUTA LIBERA

Amidu Salifu 6: Entra al posto di Embolo ricordandogli che il Rehab è il Giovedì, dandogli appuntamento con altre sue due amiche, il classe 92 corre, si inserisce e da fastidio più di una zanzara.
PUNGENTE

Giovanni Abate 4,5: Entra al trentaquattresimo del secondo tempo, ma dopo il suo ingresso il Brescia sembra giocare in parità numerica, cioè 10 vs 10.
CHI L’HA VISTO

Alexandre Geijo 6,5: Un cavallo pazzo, da quando entra causa scompiglio alla retroguardia marchigiana quanto il vento ai capelli di Boscaglia, provoca il rosso a Pecorini e crea diversi pericoli come vero pistolero.
PIMIENTO DEL PADRON

Roberto Boscaglia 5,5: Sbaglia formazione, schiera il giovane Calabresi ancora una volta in un ruolo non suo, Caracciolo che più che un airone sembrava uno zombie, lasciando in panchina Geijo che ha creato più di tutti i 22 in meno di 30 minuti.
CHE CONFUSIONE, SARA PERCHE’ SBAGLIAMO


ASCOLI:

Ivan Lanni 6,5: Impegnato più volte, compie un vero e proprio miracolo su Geijo nella ripresa tenendo momentaneamente il 2-1. Altra paratona su Morosini al quarantaduesimo del secondo tempo. Incolpevole sul goal del pari, il portierone di Mangia si fa “apprezzare” dai tifosi delle rondinelle per le sue continue perdite di tempo innervosendoli come un pendolare davanti a un avviso di treno in ritardo.
TRENITALIA.

Simone Pecorini 5,5: Partita ricca solo di menischi, clavicole e tendini, con un contorno di rotule. 2 ammonizioni e sotto la doccia a piangere come un vero duro.
COTTO E MANGIATO

Milan Milanovic 6: Il Serbo di Mitrovica fa il compitino, difende, contiene gli attacchi Bresciani, ogni tanto si va a bere un caffè con ovvia sigaretta annessa, e poi torna a puntare le gambe avversarie.
EROE

Bogdan Mitrea 6,5: Prestazione di sostanza per il centrale di Devis Mangia. Concentrato dall’inizio alla fine, concede pochissimo, solo un selfie a Caracciolo condizionando la prestazione all’airone Bresciano.
IL MURO DI CLUJ

Federico Dimarco 6,5: Una vera e propria scheggia sulla fascia sinistra, Calabresi non riesce a contenerlo neanche se usa la macchina al posto delle gambe. In prestito dall’Inter, il classe 97 promette bene, sicuramente meglio dei terzini di oggi del Mancio.  Ara la fascia con grande personalità, fornendo l’assist dell’1-1 e anche qualche conclusione insidiosa, lascia il campo in barella nel finale.
PROVA A PRENDERMI

Alberto Almici 5,5: Partita in ombra la sua, costruisce poco o niente per i suoi compagni.  Al diciassettesimo del primo tempo si illumina con una delle sue falciate, tibia e perone tutto compreso. Per il resto anche lui svolge il compito scolastico, sostanza e fisicità in mezzo al campo per dar manforte alla difesa.
PRENDI DUE PAGHI UNO

Luigi Giorgi 6,5: Il capitano bianconero si mostra subito pericoloso con una conclusione da fuori area che fa il pelo al legno, l’esperienza della serie A si vede e il numero 17 prende le redini del centrocampo di Mangia. Nella ripresa grandissimo assist dopo una bella azione con Petagna per il 2-1.
IL PROFESSORE

Tommaso Bianchi – Bright Addae 5,5: i due centrali di centrocampo si uniscono ai compagni di reparto, non nell’impostare o nel creare qualche palla giocabile, ma soprattutto nel creare qualche dolore agli attaccanti in maglia azzurra. Brutta prova sia nel primo tempo sia nella ripresa, solo qualche inserimento fine a se stesso, insomma, come dire “c’eravamo anche noi”.
MINIMO INDISPENSABILE, AH NO

Jakub Jankto 6,5: L’esterno sinistro di attacco dei marchigiani è autore di una gran partita, corsa, sostanza e pericolosità. Se poi ci metti che va a recuperare palla su Caracciolo nella propria area di rigore non puoi chiedere più nulla, o forse si, con più precisione l’Ascoli la portava a casa facile.
BASTA POCO

Andrea Petagna 7: L’ex Milan è una vera spina nel fianco della retroguardia Bresciana, tocca 4 palloni, due miracoli di Minelli e due belle reti, non servono parole dice Ligabue nella sua famosissima “Ho perso le parole”, effettivamente la puntazza di Devis ha giocato una partita maiuscola, al contrario dell’airone. Ah, si tratta di un altro giovane potenziale campione che viene accantonato da una grande ?
MISTERO DELLA FEDE

Leonardo Perez 5,5: Dopo il 2-1 e l’inferiorità numerica la sua squadra pensa solo a difendere il vantaggio, la punta che ha sostituito Petagna una volta entrato sul terreno di gioco si è chiesto il motivo. La risposta non la saprà mai nessuno. Il 9 prova a far salire la squadra ma l’unica cosa che fa salire sono i nervi dei presenti allo stadio.
#LAPRIMASCELTA

Michele Canini SV: Entra al quarantaquattresimo minuto del secondo tempo. Senza più schemi, senza più regole, solo difendere con il coltello fra i denti, non stava aspettando momento migliore, peccato appena entra il Brescia smette di essere pericoloso.
MEGLIO TARDI CHE MAI

Zan Benedicic SV: Anche lui entra allo scadere per coprire ogni buco lasciato dai suoi compagni, anche lui, come Canini, entra inutilmente.
ANDRA MEGLIO LA PROSSIMA

Devis Mangia 6,5: Mette in campo una squadra organizzata che sa pungere nei momenti giusti, dall’inizio subito pericolosi, dopo il goal su rigore di Caracciolo, i bianconeri spengono la luce per dieci minuti e dopodiché ricominciano a macinare buon ritmo e buon calcio. Impresa mancata per poco ma il grande Devis deve essere soddisfatto di questi ragazzi.
MANGIAMOCI LE MANI

Leggi anche il racconto della partita sempre a cura di Michele Iacobello

Foto di copertina di L’ANGOLO DEL BRESCIA

 

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