JUAN: la pubalgia è un cliente scomodo, quasi quanto la sua propensione a cercare l’espianto degli organi avversari. Pochi minuti, un paio di gemme, a fine partita Moss gli rivela che ha una cura infallibile per la sua pubalgia, ma Juan non riesce nemmeno a rispondere perché la moglie gli manda su whatsapp un video con la sua valigia in fiamme che vola dalla finestra. Stasera escort, 6+
HOLLIS: l’arrivo di Moss galvanizza pure lui, non era così reattivo da quella volta che ha portato Onyx dal veterinario per un’indigestione di crocchette gusto jalapeño; il video della sua schiacciata nel terzo quarto prenderà più like dell’ultima foto di Emily Ratajkowski e Kim Kardashian nude davanti allo specchio. #instaeraora, 8
MOSS: 3 aprile 2016, h. 17:15, diciamo che c’è meno attesa per la visita di Papa Bergoglio a Buenos Aires che non per quella del rasta tatuato sul parquet del San Filippo. Attesa giustificata, performance solidissima (15 e 7, con 3 assist e 2 recuperi) ma soprattutto collante per l’intera squadra, che abbandona solamente nel post partita approfittando di un passaggio del pullman ospite per andare a riconoscere due gemelli di 6 anni in provincia di Bologna. Ronn Moss, 7,5
CITTA: considerando che alla nascita Lawson è sfuggito per poco alla famiglia delle sequoie , al Citta tocca inaugurare il kit dell’allegro tagliaboschi appena arrivato da Bucarest insieme a un distillatore e 10 provette ordinate da Mirza. Il capitano se la cava con l’esperienza, portandosi a casa anche un avambraccio di Lawson che ha già installato come supporto del gazebo Ikea in giardino. Pollice verde, 6,5
MIRZA: per niente intimorito dal quasi tutto esaurito del Sanfi, anzi, aver venduto 3.000 euro di esplosivi d’importazione sovietica agli Irriducibili lo galvanizza. Sfrutta lui il primo assist bresciano di Moss, infilando una tripla che lancia la cavalcata bresciana, poi si dedica al suo blog a scopo di lucro Vendodallest.org per raccogliere i primi ordini del video pirata di Moss sotto la doccia. Tinto Brass, 6,5
BUSH: siccome il suo iPhone tarocco non accetta tra le impostazioni l’ora legale, si ricorda solo alle 17:30 della partita e in preda al panico si alza dalla poltrona, finisce la pinta di Jägermeister e sale sulla Ritmo Abarth a petto nudo facendosi la tangenziale contromano fino al San Filippo. In partita trasuda la solita grinta, con lui e Moss in campo la fase difensiva sale a livello 9 nella scala da 1 a Pyongyang. Sex bomb, 7
BRUTTINI: entra in campo con delle scarpe gialle fluo perché dopo aver visto Lawson da vicino teme di finire disperso nelle Paludi della Tristezza insieme al cavallo di Atreyu. Ha meno impatto nel solito, forse perché non aveva previsto che Hollis potesse anche accelerare la sua usuale camminata domenicale da lungolago di Bardolino. E pur si muove, 6
PASSERA: in contumacia pubalgica Juan gli tocca fin da subito un pesante fardello di responsabilità, ma avendo in passato già trasportato un anello magico fino a Mordor in barba a Sauron non si scompone più di tanto, risultando uno dei migliori. Nel quarto quarto ci tiene in piedi con 5 punti in fila quando la squadra sembrava meno presente del cantiere per il nuovo EIB, nel finale Procacci cerca anche di strappargli il molare finto oro regalatogli da Bush a Pasqua, ma il play tascabile si fa prestare un paio di tatuaggi stile gang messicana da Moss, sistemando subito la questione. Altrimenti ci arrabbiamoss, 7,5
TOTÈ: potrebbe ritagliarsi più spazio del solito, perché rientra sul +20 a fine terzo quarto, ma durante i precedenti minuti in panchina fissa troppo a lungo il pullover verde mal di mare del Patron Bonetti, quindi Recanati ne approfitta piazzando un 7-0 e il giovane finisce in esposizione al museo diocesano al posto della Salita al Calvario di Bernardino Licinio. Via crucis 35, 5,5
SPERONELLO / DELL’AIRA / BOLIS: in settimana fanno preparare uno stock di 5.000 magliette con il faccione di Moss per piazzarle a 9€ nel parcheggio del Sanfi, purtroppo per loro due cugini del Bush hanno avuto la stessa idea, e non volendo affrontare un conflitto a fuoco finiscono la serata fuori dal Kinkys Jamaican vendendo a 5€ magliette con la scritta “Moss Bob Marley 34”. Imprenditori, s.v.
COACH D.: prepara la partita simulando il match su NBA 2K16, ma con il quintetto Mirza, Bush, Hollis, Bruttini e Juan finisce subito a coltellate; decide quindi di lanciare dall’inizio il nuovo acquisto Moss, che dimostra di aver già metabolizzato gli schemi, anche se quando Coach D. , durante un time-out, chiede più picchenrolle, lui entra in campo accennando due passi di macarena; fortunatamente Hollis lo ferma, spiegandogli di non preoccuparsi troppo, perché Coach D. parla di picchenrolle quando ha fame. I hope that la cavo myself, 7,5
STAY HUNGRY, STAY CHI VA PIANO VA AL DIOCESANO
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