Round. La boxe è solo per chi ha fame.

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boxe

Primo round: questa lettera è per lui che ti ama piano.

Perchè non vuole disturbarti mentre lo abbandoni su di una strada trafficata da gentaglia del mio calibro. Lui è amico mio. L’ amicizia è elettiva e io lo eleggo ad amico, perchè gli sconfitti mi piacciono e io piaccio ancor di più a loro. Me lo leggono negli occhi che perdere è la prima tavola del credo. Perchè al primo round credi di aver capito che la boxe la deve fare solo chi ha fame e non ha paura di finire in ginocchio.

Secondo round: questa lettera è per te che sei nuovo.

Ed è strano definirci amici, non so nemmeno davvero quanto Campari bevi prima di vomitare e posso solo sperare che il Dio dell’ inganno ci mantenga sempre abbastanza sobri o abbastanza sbronzi per restare lontani l’uno dai dolari dell’altra. E va bene così. Va bene che parliamo, anche se mentre parliamo capita che mi annoio e allora per rispondere alla noia giochi a fare quello che gioca ad annoiarsi. Perchè al secondo round capisci che la boxe la deve fare solo chi ha fame, non è un balletto.

Terzo round: questa lettera è per un giovane nemico.

Giovane perchè ha combttuto così poche battaglie che non sa nemmeno chi sia il suo rivale, al più immagina. Nemico, solo perchè è nato in un territorio con troppi confini per farsi invadere. E io mi arrenderei solo se l’armistizio contemplasse un invito ad invadere. Perchè al terzo round credi di aver capito che la boxe la deve fare solo chi ha fame, e che l’avversario va annientato, ma rispettato.

Quarto round: questa lettera è per uno che mi ha picchiato.

Il primo colpo fa sempre più paura che male, io lo so. Impari con il tempo a resistere fino al prossimo colpo, e a quello dopo e a quello dopo ancora. Lui non lo sa che se ho imparato a sanguinare solo lo stretto necessario è stato solo per potermi dissanguare un giorno alla volta, e ogni giorno fare un passo nuovo e ad ogni passo arrivare un po’ più lontano.

Perchè al quarto round credi di aver capito che la boxe la deve fare solo chi ha fame e sete di sangue, il suo.

Quinto round: questa lettera è per lui che si gode la vita al posto mio.

C’è sempre spazio per odiare qualcuno in un’anima bassa come la mia, eppure io non ti odio. Dormi in letti già caldi e rimargini ferite che mi diverto a lasciare aperte per incapacità di saperle chiudere, e forse tu sei semplicemente migliore di me. E come potrei competere con questo? Come si combatte l’ineguatezza?.

Perchè al quinto round credi di aver capito che la boxe la deve fare solo chi ha fame, come l’amore.

Sesto round: questa lettera è per me perchè ogni lettera è un po’ di chi la scrive.

Io che non ho mai saputo essere normale. Io che no, non sono cattiva, solo inadeguata. Io che a volte mi stanco di sentire la mia voce. E a volte mi stanco anche di leggerla.

Io che ho scelto la curva.
Perché al sesto round hai capito che non te ne frega un cazzo della boxe, e come diceva C.B.:

L’amore è solo un cane venuto dall’inferno.

 

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