Salerno: 800 Km di distanza da Brescia, in una regione proverbialmente antitetica alla Lombardia; si percorre quasi tutta l’Autostrada del Sole per andare da una all’altra città. Eppure: può la partita Salernitana-Brescia essere considerata un derby? Per me, che ho vissuto due terzi della mia vita in una città e un terzo nell’altra, per me che quel percorso di 800 Km continuo a macinarlo avanti e indietro più volte all’anno, per me che questi due capoluoghi significano passato, presente e futuro, Salernitana-Brescia è il derby dell’anno. L’amicizia che lega le due tifoserie, benché fondata purtroppo su tristi avvenimenti, è la piacevolissima ciliegina sulla torta di questo incontro ricco di significati.
Ma qui parliamo del Brescia, e delle sue avversarie: la Salernitana.
Oltre 90 anni di storia ma poche apparizioni ai massimi livelli: due soli campionati di serie A, di cui soltanto uno in tempi recenti (1998), poi una storia recente divisa tra la cadetteria e la terza serie, con in mezzo ben due fallimenti.
Chi segue il calcio per lo più in televisione conosce poco la Salernitana, non è tra le squadre blasonate in Italia; ma quelli che il calcio lo vivono principalmente allo stadio sanno bene che i granata vantano quasi da sempre una media di presenze allo stadio ben superiore alla media della categoria in cui militano.
Non di rado il numero di spettatori all’Arechi è più elevato di oltre la metà delle partite di Serie A, e questo è avvenuto anche quando la Salernitana ha militato in Lega Pro.
Il calcio a Salerno si vive così: in diretta, da vicino.
Oggi la Salernitana, dopo un promettente avvio di stagione (tra cui un buon pareggio ottenuto proprio a Brescia in inferiorità numerica), versa in condizioni quasi disperate al penultimo posto in classifica.
La dirigenza sembra lontana dalla squadra, l’atteso esonero dell’allenatore stenta ad arrivare forse più per incuria che per reale fiducia accordata a Torrente, più volte nell’ambiente considerato “all’ultima spiaggia” ed altrettante volte riconfermato nell’incarico dopo l’ennesima sconfitta. Tante le sconfitte per la Salernitana, ben 10 come le vittorie del Brescia, così come solo 4 sono le vittorie, tante quante le sconfitte del Brescia. Numeri impietosi per i granata, eppure i tifosi sperano nella svolta a partire proprio dalla partita di venerdì sera, che ai più appare come proibitiva.
Lotito, nei pochi momenti in cui smette il cappello di presidente della Lazio per indossare quello dai colori granata, ha provato ad operare una rivoluzione nella rosa, che ha portato a 6 nuovi arrivi e 3 partenze, ma la squadra dal nuovo volto è uscita battuta dal derby di Avellino, pur avendo mostrato nel primo tempo qualche incoraggiante segnale di ripresa. Per i giornalisti salernitani, quella con il Brescia è l’ultima chance per mister Torrente, al quale la dirigenza ha chiesto di impiegare il maggior numero possibile di nuovi acquisti.
La rivoluzione farà bene alla Salernitana o proporrà solo un’accozzaglia di giocatori nuovi che fino a due settimane fa non si conoscevano nemmeno?
Salernitana-Brescia, la mia partita. Buona partita a tutti.
Morì sui gradoni dell’Arechi, Salernitana-Brescia nel segno di Roberto
Guarda l’archivio video delle stagioni del Brescia
No comments