Un bresciano a Valencia. Quattro chiacchiere con Marco.

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Un bresciano a Valencia

OP – Dove ti trovi, perché ti trovi lì e che fai di bello?
M – A Valencia, pöta, ta ricordet mia? 5 anni e mezzo, dopo il rientro dalla Tanzania… o, ma set curius, vuoi sapere quanto guadagno?! Lo sai che lavoro per Flos, la mia amata azienda, però nella sede valenciana, dove produciamo i prodotti del catalogo architetturale.

OP – Come è stato affrontato il discorso del corona Virus dalle tue parti?
M – Il primo approccio, esattamente come in Italia, con incredulità che ha portato a ritardi, ma ridotti in pochi giorni…rimane che siamo nella M…A.

OP – Come stai reagendo personalmente?
M – Avendo un costante contatto con Brescia e con differenti Paesi nel mondo, ho avuto la possibilità d’avere una lucida visione, in tempi ridotti… oggi é il mio 11° giorno in casa ed in Spagna si è iniziato un paio di giorni dopo.

OP – Ti aspettavi che la tua città fosse tra le più colpite da questo Virus?
M – No, anche se informandomi, son sempre più convinto che questo virus conviva, egregiamente, con l’inquinamento atmosferico.
Avendo la fortuna di conoscere persone che vivono in tutto il mondo, continuo a ricevere messaggi per sapere come sta la mia famiglia, amici, la mia Città.
Brescia über alles!

OP – Che cosa hai pensato in tal senso?
M – Ho pensato: “Casso sza la crisi, el inquinamento… mancaaha sul chesta!

OP – Brescia ti manca?
M – Più passano gli anni e più mi manca…ogni volta che rientro, la trovo più bella o meglio, credo abbia scoperto la sua innata bellezza ed amplificata.

OP – Cosa ti manca di più della tua vita “bresciana”?
M – Famiglia, amici, un buon pirlo, el spët e il Lago di Gardaland.

Un bresciano a Valencia

OP – Ogni quanto rientri da noi?
M – 2/3 volte però, ora, confido di passare più spesso.

OP – Cosa trovi di cambiato maggiormente tra quando sei andato via e quando sei tornato l’ultima volta?
M – Rotonde ovunque, la metro (bellissima ma non può fermarsi così).

OP – Rifaresti la tua scelta?
M – Sempre… anche se la prossima volta rimango in Tanzania, poi vado in India.

OP – Vista da fuori la vita in Italia è così negativa?
M – Francamente non la capivo e stento, ancora, a capire…tutto, troppo, burocratizzato.

OP – Quando sei rientrato la prima volta a Brescia ed hai fatto – com’è normale che sia – un paragone con quello che stavi vivendo, cosa hai pensato??
M – Ti faccio un esempio: Valencia, Spagna, ho il numero di NIE, con quello faccio tutto, e’ il mio lasciapassare.

OP – Al netto della fine di questa pandemia, torneresti mai a vivere in Italia dopo il tuo percorso?
M – Salvo necessità famigliari, non potrò mai più vivere in una città senza mare (Mamma me l’ha garantito per la prossima vita)… inoltre, senza offesa, siamo troppo concentrati su noi stessi, troppo competitivi, troppo stressati.
Tutto questo fuori ti aiuta tantissimo ma, poi, ti lasci andare ad un ritmo più umano che, a Bresà… casso, ghe mia!!!

OP – Perché?
M – Vedi sopra, osti!!!

 

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