MIRZA: nel primo quarto ha le polveri più bagnate dei pantaloni di Di Caprio quando affoga, ma nel momento migliore di Legnano riceve un telegramma da papà Teoman, che minaccia di fargli trovare sotto casa uno zio di secondo grado titolare di un’agenzia di riscossione tributi non riconosciuta dal governo sloveno, e Mirza infila 11 punti senza far muovere la retina.
Stimolato, 7,5
JUAN: segna i primi due punti del campionato della Leonessa, poi viene distratto da due hostess più formose dell’appennino tosco-emiliano che girano in tribuna, e la sua gara diventa imprecisa, anche perché tirare senza guardare il canestro è difficile pure per lui. Quando Passera dimostra di essere in giornata, Juan decide che può serenamente starsene in panchina. Rivolto verso la tribuna.
Distrazione fatale, 5,5
CITTA: una quasi doppia-doppia che matura nei momenti più delicati del match, anche perché negli altri Sacchettini lo stimola meno di un decaffeinato dell’autogrill; la schiacciata del +13 a due minuti dalla fine compromette l’impianto idraulico del palazzetto, Mirza ringrazia perché evita il rito della doccia post partita che non apprezza particolarmente.
Sussultorio, 7
HOLLIS: quando Diana gli dice che ha completa libertà negli schemi d’attacco della Leonessa, Damian è convinto di poter randellare senza motivo chiunque gli capiti a tiro solo perché ha una maglia diversa dalla sua. Essendo abituato a gestire problemi con la legge, infila ugualmente 20 punti con la stessa facilità con la quale Mirza infrange il codice della strada.
Pirata del parquet, 7,5
HOLMES: parte fortissimo nel primo tempo, talmente forte che a metà partita si ritrova nel parcheggio del supermercato di fronte al palazzetto, dove accetta un bicchiere di Unicum da due professioniste dell’Est, e quando rientra in campo sporca immediatamente la sua fedina penale perché non riesce più a controllare i movimenti delle braccia. Nell’ultimo quarto Diana vorrebbe farlo rientrare, ma Reggie è tornato nel parcheggio del supermercato.
Esuberante, 6
TOTE’ : ha personalità da vendere, però continuare ad ascoltare il meglio di Cristina d’Avena prima della partita non aiuta, e sotto canestro soffre un po’ troppo i gomiti di Pacher, mentre l’alito distrutto dalla bagna cauda di Maiocco lo deconcentra impedendogli di centrare il bersaglio dall’arco.
Maturando, 6
PASSERA : dopo la bomba del più 13 a 7 minuti dalla fine ero così esaltato che sono andato ad arrampicarmi sull’albero della vita. Una presenza costante sia in attacco che in difesa, dov’è il terzo rimbalzista di squadra, cosa che non accadeva da quando in una gara del campionato propaganda a Varese si era presentato in campo con due polsini ricoperti di puntine da disegno per disincentivare i salti degli avversari.
Gigante, 7,5
BRUTTINI: dopo 4 secondi in campo stoppa un tiro di Pacher e un bagarino che spaccia biglietti falsi per Milan-Napoli a bordo campo; il suo impatto sulla gara ricorda quello di un amico d’infanzia sovrappeso che si lancia in una piscina affollata con un tuffo bomba.
Bruttini ma buoni, 7
BUSH: mette la sua esperienza a completo servizio della squadra, anche troppo, perché rinuncia ad alcuni tiri che qualche anno fa avrebbe preso anche con un serramanico puntato alla gola.
Rinsavito, 6
SPERONELLO: nel primo tempo incita la squadra manco fosse nella curva dei tifosi dell’Olympiakos, nel terzo quarto su consiglio di Juan decide di investire la mancetta della nonna in Peroni da mezzo litro e di correre all’inseguimento delle due hostess in tribuna.
S.v. (sono vergine).
COACH D.: ottimo come sempre nel gestire la scarsa cultura di base dei suoi giocatori, che si caricano subito di falli manco fossero in un torneo ufficiale tra penitenziari in Ecuador. L’Onda Blu lo osanna, lui risponde con un sorriso e un “maremma maiala” che sarà anche poco educato ma ci sta sempre bene, in ottica scaramantica.
Martin Scortese, 7,5
STAY HUNGRY, STAY CHI BEN COMINCIA E’ A META’ DEL CRIMINE.
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