Premessa – Tante le ragioni che mi hanno portato al Rigamonti la prima domenica di agosto: la coppa Italia innanzitutto per me è una sorta di ricorrenza. Un po’ come Natale o Pasqua; che ci sia in campo la Cremonese o il Cittadella, il primo turno del Brescia per me è immancabile.
Poi vedere all’opera Brocchi mi incuriosiva, un bel po’, sono sincero. Infine l’avversario, il Pisa: la squadra della Torre ha per me un che di simpatico che descriverVi non saprei ma ci provo. In prima battuta è la nemica storica del Livorno, e si sa quanto i livornesi a noi bresciani non stiano proprio al primo posto della simpatia. Poi mi ricordo gli esodi sul finire degli anni 80 dei supporters nerazzurri a Brescia, un bel tifo, lo stesso che hanno riproposto nella finale contro il Foggia (guardatevi la coreografia su youtube: brividi) dello scorso giugno: ero lì un paio di giorni prima e le code fuori dai Pisa store per comprare i biglietti, beh, mi avevano fatto capire l’andazzo. E poi il Pisa è la squadra di Sergio, pisano trapiantato a Castenedolo con cui ho vissuto la mia passione ultrà negli anni ’90: lui è tornato in Toscana e ci si è persi di vista, come spesso capita nella vita, ma questa simpatia per i nerazzurri m’è rimasta. E poi ve lo ricordate Romeo Anconetani? (se avete meno di 30 anni è un po’ duretta…).

Brescia Pisa 0-2 – Inizio partita (foto Zobon)
Dallo Stadio – Per essere il 7 agosto il Rigamonti offre un discreto colpo d’occhio: Nord piena, gradinata popolata e tribuna con discreta presenza. Giallo per Ndoj dopo 3’ di gioco: è la prima annotazione di una partita che vede in campo due schieramenti speculari: Brocchi e Colonnello, che ha sostituito in panchina il dimissionario Gattuso, si affrontano con 2 4-3-3. Un minuto dopo occasionissima per Bonazzoli che si trova a tu per tu con Ujkani che risponde alla grandissima: le rondinelle racimolano 2 corner e sul secondo un liberissimo Bisoli manda alto di testa incocciando anche il cranio di Golubovic: per entrambi cure mediche. Si fa vedere il Pisa: alla prima occasione Minelli si supera 2 volte dicendo di no ai nerazzurri che mostrano di sapersi adoperare bene nelle ripartenze. Partita gradevole considerando anche la preparazione fisica delle due formazioni. Cresce il Pisa che ancora in velocità trova Verna libero appena dentro l’area: il suo incrocio di destro finisce abbondantemente fuori, ma all’azione successivo arriva il gol di Mannini per il vantaggio ospite (17’): il classico gol dell’ex gela il Rigamonti. I tifosi del Pisa contestano la loro dirigenza anche a voce non solo con gli striscioni: in campo la reazione del Brescia non si avverte; il terzo corner finisce in un nulla di fatto come il calcio di punizione da posizione centrale poco fuori dall’area di rigore al 23’. La conclusione di Modic finisce abbondantemente sopra la traversa.

Brescia Pisa 0-2 – La gradinata (foto Zobon)
I biancoblu si fanno un po’ più intraprendenti ma i pericoli maggiori arrivano sempre dalle parti di Minelli impegnato da Varela al 27’. 60” dopo Sanseverino spreca in rimpallo favorevole in area bresciana per il raddoppio: la risposta è affidata Rosso la cui conclusione, entrato in area avversaria dopo aver seminato il panico tra gli avversari, finisce tra le braccia di un attento Ujkani, Verna imita l’avversario e si invola verso l’area: si scalda nuovamente i guantoni Minelli, mente il centrocampista pisano sul ribaltamento atterra Rosso e si becca un cartellino giallo. Il conto dei corner sale a 7-1 in favore delle rondinelle: se la difesa bresciana non è perfetta, quella pisana vacilla concedendo 4 corner in 1 giro di lancette. Lancini è il terzo cattivo a finire sul taccuino del sig. Serra: gara non proprio difficile per il fischietto di Torino, che quando deve farsi sentire non ci pensa su 2 volte.
Per rivedere una conclusione del Brescia bisogna aspettare il minuto numero 43: Ndoj da fuori area costringe Ujkani a una difficile parata a terra. Si scaldano gli animi in campo per un brutto intervento di Lisuzzo che viene ammonito, ma il nervosismo comincia a serpeggiare in campo.
Dopo 2’ di recupero arriva il duplice fischio da parte di Serra: tutti negli spogliatoi.

Brescia Pisa 0-2 – La curva pisana (foto Zobon)
Alla ripresa gli angoli per il Brescia diventano 9, ma è Varela a mandare sulla traversa un pallone d’oro alla prima azione ospite. Per le rondinelle si vede solo un generoso Bisoli, e non solo per il vistoso turbante rimediato nel primo tempo: è lui sulla fascia destra a spingere con continuità. Colonnello si copre togliendo Sanseverino ed inserendo Colombatto: è lui appostato sul secondo palo a svirgolare dalla sinistra dentro i 16 metri il pallone di un comodo 0-2. Il Rigamonti ringrazia, ma in campo il gioco latita: arriva il corner numero 10 al minuto numero 19 e sugli sviluppi Bonazzoli risveglia il pubblico di casa con una schicchera da fuori area che Ujkani smanaccia: sarà l’unica vera emozione della ripresa per il pubblico di casa. Verna al 20’ trova il momento giusto per portare il Pisa sullo 0-2: un cross dalla sinistra di Colombatto finisce sui piedi del giocatore classe ’93 che ha tutto il tempo per aggiustarsi il pallone e gonfiare la rete alle spalle dei Minelli. Brocchi corre ai ripari: fuori un impalpabile Modic e dentro Camara.
Doppio cambio al 28’: Per il Brescia Fuori Morosini, dentro Vassallo, per il Pisa Fuori Peralta e dentro Kernezo. Lancini cerca di impensierire Ujkani con una punizione dalla trequarti svirgolata e sul corner numero 11… ennesimo niente da fare dalla bandierina. Fuori anche Rosso, dentro Bertoli: prova con l’ultima sostituzione Brocchi a vedere se qualcosa in campo cambia con 10’. L’abbonamento al tiro d’angolo porta Lancini a batter in rapida sequenza a batterne altre 3: indovinate gli sviluppi? Avete vinto una bambolina. Il pubblico comincia a prendere la via dei parcheggi: un pessimo segnale, ripensando a quanto ben avevano impressionato 12 mesi fa i gnari di Boscaglia. Varela intanto fa sudare ancora Minelli in un a tu per tu che vede ancora il numero 15 del Brescia chiudere lo specchio in extremis.
I ragazzi di Brocchi non riescono mai ad impensierire Ujkani nei minuti finali. I 3600 del Rigamonti escono un po’ preoccupati per quanto visto in campo: ci sarà tempo per crescere e migliorare, ma il Brescia è apparso veramente leggerino contro una squadra che peraltro tutto appare tranne che irresistibile o ben organizzata.
Brocchi dovrà lavorare parecchio, ma non è il solo che deve preoccuparsi: in via Bazoli non possono dormire sonni tranqulli.
Le rondinelle salutano la coppa Italia ed il Pisa accede al terzo turno: i 3’ di recupero sono uno strazio a cui avremmo fatto tutti a meno di assistere.
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