JUAN: il ricordo di Rimini ha il sapore di un piatto di calamari fritti nel gasolio, per cui ci tiene a rigare dritto. La condizione fisica é uguale alla mia dopo la sagra del Lambrusco di Castelvetro, ma un paio di gemme le regala. A metà terzo quarto ha solo 1 fallo, quindi si volta spaesato verso Speronello per dirgli che quella della moldava procace gliela racconterà un’altra volta. Politically correct, 6+
CITTA: l’infortunio di Landi gli semplifica il lavoro, diciamo che è come arrivare in ufficio il lunedì mattina e ti dicono che è venerdì, anche perché per marcare Pipitone questa sera bastava la visita medica. Abile e arruolato, 6,5
MIRZA: molto caldo in avvio, perché il catrame con cui ha incollato il suo ciuffo anni ’70 tiene bene. Chirurgico in attacco, ma anche in difesa, perché Bossi e Prandin si accorgono al passante di Mestre di avere una cicatrice all’altezza del rene destro, già in viaggio sotto formalina verso Bucarest. Luminare, 7
HOLMES: Coach D. gli dice che deve marcare l’ex giocatore della Leonessa, lui la prima azione marca sé stesso perché non sente molto fiducia attorno. Poi si attacca a Nelson causando un paradosso temporale che ha rischiato di scomporre la tessitura del continuum tempo-spazio distruggendo l’intero Universo (quasi cit.). Ritorno al futuro, 7,5
HOLLIS: alza un po’ troppo il ritmo nel riscaldamento, arrivando a bruciare 14 calorie, record stagionale , e i primi due quarti pare fiacco. Alla fine mette 16 punti, se si considera che non cambia la sottomaglia dalla terza di ritorno il risultato non è affatto male. Non sudo ma godo, 6,5
BUSH: parte tranquillo, tranne qualche screzio iniziale con l’arbitro che cercava solo di spiegargli che il passamontagna nero dovrebbe essere tolto prima dell’ingresso in campo. I suoi guizzi nel secondo quarto sbriciolano la partita come un titolo di studio tra le mani di Mirza. Ho stato io, 7+
PASSERA: quando fischiano l’antisportivo a Juan lui scioglie due bustine di Polase in un bicchiere di Jägermeister e si prepara agli straordinari, ma Lobito rinsavisce e Marquinho finisce la bottiglia di Jäger al Bulli e Pupe insieme a due strappone balcaniche. Bevi che ti passera, 6
BRUTTINI: entra presto perché al Citta resta in mano un pezzo di femore di Pipitone, e dopo pochi minuti prende il primo tiro della storia a parabola concava. Vorrei avere la sua grinta quando vado all’Esselunga il sabato pomeriggio. Desperate housewife, 7+
TOTÈ: Coach D. lo manda in campo una decina di minuti preferendolo a Livella, che comunque in settimana si era allenato bene. Lui ha il potenziale, ma è meno cattivo dell’amico di Bambi. Mr Tamburino, 6
SPERONELLO: passerella finale per il giovane virgulto bresciano, che ha tecnica, arte e solo altre 5 materie da recuperare per passare lo scoglio della quinta elementare. Stare con gente come Bush e Mirza lo farà crescere anche come uomo. Io Speronello che me la cavo, s.v.
COACH D.: dopo Rimini ha cambiato approccio, chi non prende almeno due molari agli avversari prima dell’intervallo sta in panca per il resto della partita a leggere l’autobiografia di Augusto Binelli. Ancora una volta ha ragione lui. Questione di Gus-to, 7,5
Stay hungry, stay Moss so’ cazzi vostri.
Immagine di copertina di Manuel Montano Patti
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