JUAN: la pubalgia è quasi passata, il minutaggio aumenta ma l’arbitro Masi continua inspiegabilmente a negargli l’amicizia su facebook. Prende subito il ritmo partita, infilando canestri importanti dalla distanza e sradicando anche 3-4 palloni senza violare il codice penale. Per gli avversari dei playoff trovarsi contro un Lobito in forma sarà peggio di scartare un regalo e trovare “Sbucciami” di Cristiano Malgioglio. Sorpresa, 7
CITTA: nel primo tempo Soloperto va in doppia cifra di punti anziché di femori rotti come suo solito, quindi il capitano decide di rispondere migliorando un po’ le sue percentuali da 2, tirando alla fine con un dignitoso 100%. Trovare nuovi aggettivi per il Citta sta diventando più complicato del rapporto di Totè con i carboidrati. Pasta del Capitano, 7,5
HOLLIS: prima azione, rimbalzo prepotente in attacco, due passi indietro e bomba da 3, l’arbitro Solfanelli si consulta con i colleghi perché vuole chiudere la contesa e mandar tutti sotto la doccia per accadimento straordinario, ma Guarino lo convince a prolungarla perché vuole ammirare ancora 39 minuti le treccine di Moss. Doppia doppia in scioltezza, poi cerca di pronunciare correttamente Brkic e si sloga la mandibola, finendo i panchina a bere frullati rum e pera con Speronello. Shottino, 7+
MIRZA: polveri bagnate, gli unici due punti che segna son quelli della patente perché viene sorpreso dalla stradale mentre trasporta 9 cugini ubriachi sul sedile posteriore della sua Ritmo Abarth. Nel post partita si scoprirà che puntava ad essere espulso perché alle 23 gli scadeva un buono “all you can drink” in un bar di Pontevico. Moriremo sì, ma non di sete, 5,5
MOSS: punti, difesa, rimbalzi, nel terzo quarto viene sorpreso da Coach D. mentre redige un business plan per un imprenditore bresciano in difficoltà in tribuna, David reagisce con una palla recuperata e una schiacciata che vale il +20% di fatturato. Dai, un acquisto così nemmeno ai saldi invernali di Abercrombie & Fitch al mercato rionale di Lamezia Terme. 50% di sconto alla cassa, 8+
BUSH: quando si mette sul cubo del cambio dalla panchina avversaria parte sempre una chiamata preventiva ai NAS, e in effetti con lui in campo c’è più delinquenza sul parquet del Sanfi che sul set di Gomorra. I suoi problemi dalla lunetta gli costano mezzo voto in meno e una doccia in solitaria con Moss, però oggi festeggia due anni consecutivi senza denunce. Tiro a piede libero, 6,5
BRUTTINI: era dai tempi di Brad Branson che non si vedeva un avambraccio dotato di vita propria, se poi ci aggiungiamo movimenti da ballerino del Bolshoi e l’80% ai liberi, allora anche la mancanza di birra al Sanfi passa in secondo piano. Nureyev, 7+
PASSERA: con Lobito in costante miglioramento Marquinho gestisce la squadra senza strafare, anche perché ha di fronte un Guarino più sterile di una mucca nata a Fukushima nel 2011. Deliziosi i 4 assist di giornata. Nù babbà, 6/7
TOTÈ: alla fine resta sul parquet meno di Charlie Recalcati, però regala un paio di giocate grintose e convinte, segno che la cura a base di guaranà, film polizieschi e cannonau consigliata dal medico di famiglia di Mirza funziona bene. Malloreddu, 6,5
SPERONELLO / BOLIS / MOBIO: a inizio partita Speronello scommette una cedrata con Mobio che riuscirà a segnare almeno due punti, ma durante l’ultima azione Passera decide di non giocarla facendo scadere il tempo. A tarda notte il play della Leonessa riceverà una foto della sua Panda 4×4 in esposizione presso uno sfasciacarrozze di Bucarest. L’ha presa bene, s.v.
COACH D.: se la squadra appare rivitalizzata buona parte del merito va sicuramente al suo timoniere, evidentemente le scomuniche arrivate dal Vaticano e le minacce dell’Imam di Segrate non l’hanno turbato più di tanto, ma per sicurezza in vista dei playoff si butterà sul buddismo. Undicesimo comandamento, 8
STAY HUNGRY, STAY TRAPANESE
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